(U17F/L) Calorflex Oderzo 38-70 Reyer Venezia

Nella terza giornata di ritorno del campionato Under 17 femminile Elite, nonché prima giornata del 2024, il calendario ci vede affrontare la corazzata Reyer Venezia, unica squadra a punteggio pieno nel girone e per questo motivo prima in classifica.

Il 24 ottobre, la partita di andata era finita 28a72 per le lagunari, le nostre ragazze, oltre ad aver perso 61 (SESSANTUNO!) palloni, avevano subito 3 grossi parziali (14-0, 14-0, 11-0) che avevano fatto concludere i primi tre quarti sui punteggi di 4-22, 11-21 e 3-15. [Qui per l’articolo completo -> https://www.oderzobasket.com/?p=11390]

Nei primi minuti del primo quarto le due squadre si studiano e, seppur con qualche difficoltà, alzando il ritmo in difesa, Oderzo riesce a rispondere ai canestri delle veneziane, rimanendo di fatti agganciata al punteggio fino a quando, sul 5a7, le lagunari, complici le nostre bassissime percentuali (2su15 dal campo) e qualche regalo in difesa, non decidono di cambiare marcia e piazzare un parziale di 0a13 che farà concludere il quarto sul 5-20.

La seconda frazione di gioco si porta avanti gli strascichi del finale del precedente quarto, le veneziane iniziano forte ed aggiungono altri 8 punti al parziale, già pesante, lasciato aperto al termine dei primi 10 minuti. Sarà Capitan Marcon ad interromperlo segnando il canestro del 7a28. Da questo momento in poi le opitergine riescono a riprendere la via del canestro, ma le veneziane, forti dei loro fisici, riescono a segnare sempre più di noi grazie ai rimbalzi offensivi che concedono loro seconde, terze e addirittura quarte occasioni. Il quarto finisce con il punteggio parziale di 9a24, per un totale, alla fine del primo tempo di 14-44.

Durante il finale del secondo quarto, una crisi respiratoria costringe Dalla Torre a lasciare, dapprima il campo di gioco e, successivamente, l’impianto.

Nella pausa lunga, l’apprensione per le condizioni della loro compagna, fa capire ben poco alle nostre ragazze che, rientrate in campo, continuano a giocare sulla falsa riga dai primi 20 minuti. Dopo un parziale di 0a8, in cui le ragazze della Calorflex hanno costruito bene, ma non sono riuscite a finalizzare le buone azioni offensive, Coach Dalla Villa le richiama in panca, professa calma e chiede di giocare come hanno dimostrato di saper fare nelle precedenti partite e, soprattuto, di abbandonare le paure. Rientrate in campo, questa volta, pare abbiano capito ciò che il loro coach ha cercato di dire loro sin dal prepartita. In particolare una Super Ceschin si lancia in area senza paura e subisce fallo, segna il primo tiro libero, sbaglia il secondo ma si va a prendere il rimbalzo, serve uno splendido assist per Cella che da sotto canestro non può sbagliare. Proprio grazie a Ceschin che nel finale di quarto recupera altri 3 rimbalzi, subisce 2 falli e ruba 3 palloni, le opitergine riescono a piazzare un controparziale di 12a6. Seppur il tabellone dica 26-58 nel punteggio totale, il punteggio parziale del quarto dice 12a14.

L’ultimo quarto inizia come è finito il precedente, con Ceschin che ruba ancora 2 palloni, recupera 1 rimbalzo in difesa e subisce un fallo e, seppur non riusciamo a trasformare lo sforzo difensivo in una riduzione del gap nel risultato, quantomeno non concediamo canestri alle nostre avversarie. La grinta di Ceschin è da sprono per tutta la squadra che attacca, difende e lotta su ogni pallone all’unisono. Le opitergine, che nei primi due quarti hanno realizzato solo 14 punti complessivi, segneranno altri 12 punti negli ultimi 10 minuti, concedendone altrettanti alle loro avversarie per un punteggio parziale di 12 pari e finale di 38-70.

Per quanto la sconfitta fosse scritta e non sia mai stata messa in discussione durante la partita, le nostre ragazze hanno espresso un ottimo basket per quasi tutti i quaranta minuti di gioco, costruendo ottime azione offensive (che purtroppo non hanno trovato il fondo della retina) e difendendo, ad eccezione di qualche sbavatura nei primi due quarti, in maniera eccellente contro una delle squadre candidate allo scudetto, con giocatrici nel giro della nazionale. Tant’è vero che la coach avversaria, che negli ultimi quarti ha cercato di far fare tournover alle proprie ragazze, si è trovata costretta a rischierare le proprie titolari per arginare le difficoltà che il quintetto in campo stava riscontrando. Quest’ultimo è un segnale evidente di quanto le nostre ragazze non abbiano tirato i remi in barca nonostante il pesante passivo.

L’obiettivo della partita odierna, per noi, era migliorare il passivo subito all’andata e così è stato: i 10 punti in più segnati e i 2 in meno subiti, senza concedere spazio alle seconde linee avversarie, sono il palesarsi del processo di crescita avvenuto negli ultimi due mesi. Dato impressionante, se si vogliono confrontare le statistiche riguarda il numero di palle perse, che passa dalle 61 dell’andata alle 28 di oggi. Certo, la paura in campo è stata una grande avversaria e non ci ha concesso di prendere diversi tiri che, seduti, al di fuori del rettangolo di gioco, sembravano facili ma, se andiamo a confrontare ancora una volta le statistiche, i 20 tiri in più tentati in questo ritorno si possono tradurre in una presa di coscienza, seppur non totale, delle proprie qualità. A rimbalzo: sotto il loro ferro abbiamo concesso più rimbalzi rispetto all’andata (naturale conseguenza però del maggior numero di tentativi di tiro), mentre sotto il nostro ferro le nostre ragazze sono riuscite a dimezzare i loro recuperi concedendo, di conseguenza, meno seconde occasioni. Se si pensa che questo è avvenuto contro una squadra il cui quintetto base contava 3 ragazze nettamente più alte di tutte la gente messa a referto da Oderzo (coach compresi), si può considerare un risultato soddisfacente.

Il nostro “tifoso preferito”, Don Giovanni, pur trovandosi in una settimana di ritiro spirituale, ha voluto trovare un momento per farci avere il messaggio prepartita, ormai diventato un rituale per noi: “Care ragazze, stasera non potrò essere sugli spalti per voi, perchè sto vivendo una settimana di preghiera e silenzio… ma di sicuro sono con voi a distanza e vi penserò tanto. Certo, ci vorrebbe un miracolo perchè la partita di oggi finisca diversamente da quanto ci si aspetti. Ma i miracoli non avvengono solo quando si vince. I miracoli accadono e, credetemi, è davvero un miracolo vedervi, seppur diverse tra voi, giocare insieme, reagire alle sconfitte, dare tutto fino alla fine. Per cui giocate consapevoli del miracolo che siete: una squadra unita! Fatelo fino alla fine. Poi quello che deve accadere accadrà.. ma in ogni caso, io sarò con voi! Forza Ragazze! Forza OB!”

In questa partita tanto difficile, nonostante l’ennesima sconfitta, già scritta, fosse all’orizzonte con un grosso passivo, le nostre si sono unite, si sono fatte squadra e hanno lottato, dando tutto, fino alla fine. Fra 7 giorni ci aspetta la trasferta a Padova e la voglia di rivalsa è tanta: all’andata, l’11 Novembre, con un miserabile 0su10 da 3pnt e con 17 tiri liberi sbagliati sui 33 tentati, avevamo perso 36 a 53.

Forza ragazze!

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